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La Fondazione Diabete Ricerca Onlus entra a far parte di VSF

La Fondazione Diabete Ricerca Onlus entra come nuovo socio co-fondatore della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF). L’ingresso, deliberato dal Consiglio di Indirizzo VSF lo scorso 16 dicembre, segna l’inizio di una collaborazione strategica per promuovere approcci innovativi al legame tra ambiente, salute e prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili (MCNT).

In questo contesto la Fondazione Diabete Ricerca Onlus svilupperà iniziative di studio e attuazione utilizzando Venezia come contesto di ricerca. Tra le attività principali dell’ente c’è il progetto “Ambiente, Salute e Prevenzione delle Malattie Croniche”, dedicato alla raccolta e analisi di dati tramite dispositivi indossabili e sensori ambientali, per studiare come fattori quali inquinamento, urbanizzazione e abitazioni influenzino la salute. I risultati permetteranno di elaborare soluzioni avanzate basate su intelligenza artificiale e telemedicina, con un’attenzione particolare alla prevenzione, alla sostenibilità e al benessere della comunità.

Il progetto esplorerà l’interconnessione tra ambiente urbano e salute, concentrandosi su progettazione urbana e abitativa sostenibili. Venezia, con la sua complessità ambientale unica, sarà il laboratorio ideale per studiare come fattori quali camminabilità, trasporti, qualità dell’aria e densità abitativa influenzino la salute pubblica.

La Fondazione patrocina il “Venice Sustainable Fashion Forum 2022” (Venezia, 27-28 ottobre)

L’industria italiana della moda si dà appuntamento a Venezia, il 27-28 ottobre in occasione di “Venice Sustainable Fashion Forum 2022”, il primo summit internazionale dedicato a un futuro sostenibile del settore, per lanciare un appello condiviso tra gli attori principali di filiera che renda possibile questa necessaria transizione ecologica.

L’evento, che ha il patrocinio, tra gli altri, della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità/Venice Sustainability Foundation, si terrà alla Fondazione Giorgio Cini (Isola di San Giorgio): due giorni per comprendere presente e futuro di un comparto chiave dell’economia italiana, attraverso un articolato programma di dibattiti, analisi di trend, dati, comportamenti di mercato e best practice. Promotori dell’iniziativa sono Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo e The European House – Ambrosetti, con anche il patrocinio di Assocalzaturifici, della Camera Nazionale della Moda Italiana e del Sistema Moda Italia (SMI). Obiettivo principale del Forum, a cui interverranno istituzioni, brand, professionisti di filiera, rappresentanti del mondo dell’industria e dell’impresa, ONG, è accelerare un percorso di transizione sostenibile in un settore che soffre di carenza di dati e di strumenti di misurazione standardizzati.

Secondo le rilevazioni effettuate da The European House – Ambrosetti, infatti, le stime sulle emissioni di carbonio del settore moda registrano uno scostamento fino al 310% tra le diverse fonti interpellate; similmente, le stime sui prelievi annuali di acqua dolce da parte delle imprese evidenziano variazioni fino al 172% l’una dall’altra e fino al 429% rispetto ai dati sull’utilizzo di acqua per la produzione di jeans.

A fronte però di questo scenario di incongruenza delle rilevazioni, su cui poi leader politici e aziendali sono chiamati quotidianamente a prendere decisioni fondamentali, emerge l’obbligo per circa 1.000 aziende europee dei settori fashion e lusso di rendere pubbliche annualmente le loro performance quantitative di sostenibilità a partire dall’anno fiscale 2023 o, al più tardi, dal 2024, secondo gli standard introdotti dalle nuove direttive europee. L’Italia, in particolare, è prima in Europa per numero di imprese interessate da questa scadenza, quasi 300, seguita dalla Francia con più di 130 e dalla Germania con 110, mentre tutti gli altri paesi dell’area UE presentano una media di circa 25 aziende interessate. Numeri che certificano come la transizione sostenibile sia una questione strategica per l’industria nazionale della moda, che, con un fatturato di circa 100 miliardi, oltre 500.000 addetti e più di 60.000 aziende, ha il dovere e l’onere di essere al centro del dibattito globale del settore e indicare una strada per la riduzione degli impatti ambientali, sociali ed economici generati da questa industria.

L’Europa, d’altra parte, si è posta l’ambizioso obiettivo di diventare il primo continente neutrale per emissioni di carbonio entro il 2050 e ha redatto una tabella di marcia di misure con obiettivi intermedi per il 2030. Il pacchetto “Fit for 55”, approvato dall’UE nel luglio 2021, ad esempio, prevede una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, un aumento al 40% della quota di energie rinnovabili nel mix energetico e un obiettivo di efficienza energetica del 36%1. Nell’ambito del Green Deal, che comprende investimenti per €1.000 mld nei prossimi 10 anni per la transizione ecologica, a marzo 2020 la CE ha adottato un Piano d’azione per l’economia circolare. Il piano si concentra sui settori ad alta intensità di risorse, tra cui la filiera della moda, e punta sul concetto di circolarità come base per raggiungere l’obiettivo UE di neutralità climatica entro il 2050.

“Venice Sustainable Fashion Forum 2022” si articolerà in due giorni: la giornata del 27 ottobre dal titolo “Just Fashion Transition” analizzerà gli impatti ambientali e sociali del sistema moda, dando voce agli attori che esercitano pressioni sul sistema e ai rappresentanti della filiera, fornendo per la prima volta i risultati di un assessment di sostenibilità condotta sulle aziende delle filiere della moda italiana. La giornata si concluderà con la presentazione di raccomandazioni e proposte da presentare alle istituzioni italiane e internazionali volte a favorire una transizione giusta.

La giornata del 28 ottobre dal titolo “The Values of Fashion” svilupperà le tematiche più attuali relative alla sostenibilità della fashion e alle responsabilità degli attori della filiera. Le aziende moda e quelle della filiera si confronteranno per tracciare lo stato dell’arte del settore sui temi della sostenibilità, definire le nuove sfide e tracciare la strada per implementare. Le aziende testimonieranno come stanno trasformando le attività della catena del valore attraverso l’implementazione di buone pratiche verso una industria concretamente sostenibile e discuteranno le criticità affrontate e superate e i benefici ottenuti. Anche la filiera diventa protagonista di un convegno di scenario su quanto finora si è fatto e su quanto si sta facendo per l’evoluzione di un settore così centrale per l’industria a livello globale. In questo modo l’Industria della moda italiana assume un ruolo trainante e di guida a livello internazionale.

La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità presente alla Biennale Architettura

Venezia tra presente, passato e futuro, con uno sguardo alla tradizione, ma puntando all’innovazione e strizzando l’occhio alla “Più antica città del futuro”. C’è anche un pezzo della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) nel padiglione Venezia della 18. Biennale di Architettura. Un contributo che si esprime nel patrocinio e che vede il logo della fondazione all’interno della mappa che accompagna i visitatori lungo il percorso all’interno del padiglione.

All’ingresso dello spazio espositivo, nella prima sala ci si può confrontare con un avatar il quale, basato sull’intelligenza artificiale, è in grado di rispondere alle domande del pubblico, mettendo al servizio dell’uomo le nuove tecnologie. Si snoda poi, lungo tutta l’esposizione – chiamata “Venetie MML, la grande veduta, il lavoro raccontato” -, una rivisitazione moderna della celebre veduta del De’ Barbari. Se alla fine del quindicesimo secolo Jacopo De’ Barbari ebbe l’intuizione di osservare Venezia dall’alto, ecco che oggi il padiglione propone un’inedita Venezia “estesa”, metropolitana. E basta puntare con il proprio smartphone alcuni punti chiave della “mappa” per immergersi nella realtà aumentata, che fornisce ulteriori informazioni rispetto a quelle visibili a occhio nudo.

All’inaugurazione ufficiale del padiglione Venezia c’erano, tra le istituzioni, il titolare del dicastero della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il presidente della Biennale Fabrizio Cicutto, il curatore del padiglione Venezia Maurizio Carlin e il direttore generale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) Alessandro Costa.

President Brunetta appointed as Resident Corresponding Member of the Class of Moral Sciences, Literature and Arts of IVSLA

Renato Brunetta, President of the Venice Sustainability Foundation (VSF/FVCMS), has been appointed Resident Corresponding Member of the Class of Moral Sciences, Literature, and Arts of the Institute of Veneto for Sciences, Letters, and Arts (IVSLA).

The election of Professor Brunetta was announced by IVSLA President Andrea Rinaldo during the Solemn Closing Assembly of the CLXXXV Academic Year, held today, May 28th, in the Scrutiny Hall of Palazzo Ducale.

President Brunetta commented on this recognition: “It is a great honor for me to have received this morning the diploma as a Resident Corresponding Member of the Class of Moral Sciences, Literature, and Arts of the Institute of Veneto for Sciences, Letters, and Arts.

The Venice Sustainability Foundation, which I have the honor to preside over, will contribute to showing the world that the Venetian miracle will continue, combining, as it has done for centuries, the objectives of ‘preservation’ of its physical and environmental context, the urbs, with those of ‘revitalization’ of the Venetian community, the civitas.

It is the vitality of the Venetian civitas that is the best guarantee for the sustainability of the preservation of its historical, artistic, and architectural heritage.

Venice’s history is a millennia-old story of resilience, an admirable and tireless training in sustainability.”

Presidente Brunetta nominato socio corrispondente residente della classe di Scienze Morali, Lettere ed Arti dell’IVSLA

l presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) Renato Brunetta è stato nominato socio corrispondente residente della classe di scienze morali, lettere ed arti dell’IVSLA (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti).

L’elezione del professor Brunetta è stata annunciata dal presidente dell’IVSLA Andrea Rinaldo nel corso dell’Adunanza Solenne di chiusura del CLXXXV anno accademico, tenutasi oggi, 28 maggio, nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale.

Un riconoscimento che il presidente della Fondazione ha commentato così: «È per me un grande orgoglio aver ricevuto stamattina il diploma di socio corrispondente residente della classe di scienze morali, lettere ed arti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, che ho l’onore di presiedere, contribuirà a mostrare al mondo che il miracolo veneziano continuerà, combinando, come ha saputo fare per secoli, gli obiettivi di “salvaguardia” del suo contesto fisico e ambientale, l’urbs, con quelli di “rivitalizzazione” della comunità veneziana, la civitas.

Perché è proprio la vitalità della civitas veneziana la miglior garanzia della sostenibilità della conservazione del patrimonio storico artistico e architettonico.

Perchè quella di Venezia è una storia di resilienza millenaria, una storia di ammirevole e instancabile allenamento alla sostenibilità».

Von Der Leyen in visita in laguna, presidente VSF Brunetta: “Venezia è la più antica città del futuro”

«Come ha ben detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ‘Venezia è una meraviglia del mondo’. E io aggiungo, riprendendo le parole di Braudel, ‘Venezia, città mondo. La più antica città del futuro’». Così il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità Renato Brunetta si è espresso a margine dell’evento che ha visto protagonista la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen.

La presidente era giunta oggi a Venezia per la sua prima visita, ed è stata ospite dello Iuav al “Radical yet possible future space solutions”, evento collaterale della XVIII Biennale di Architettura promosso dal New European Bauhaus in partnership con l’ateneo veneziano. In quell’occasione ha parlato dei cambiamenti climatici e dell’esigenza di rendere il pensiero comune più sostenibile: «I danni che l’uomo ha fatto al clima sono visibili qui a Venezia. Dobbiamo rallentare gli eventi e quindi anche la crescita del livello del medio mare. Possiamo evitare lo scenario peggiore, ma tutto dipende dalla velocità con cui agiremo. Dobbiamo fare di tutto per combattere il cambiamento climatico e ridurre gli impatti».

Von Der Leyen visits the lagoon, Presidente Brunetta: “Venice is the oldest city of the future”

“As the President of the European Commission, Ursula von der Leyen, rightly said, ‘Venice is a wonder of the world.’ And I add, echoing the words of Braudel, ‘Venice, a global city. The oldest city of the future.'” This is how the President of the Venice Sustainability Foundation, Renato Brunetta, expressed himself on the sidelines of the event featuring the President of the European Commission, Ursula Von Der Leyen.

The President arrived in Venice today for her first visit and was a guest at Iuav for the “Radical yet possible future space solutions,” a collateral event of the 18th Architecture Biennale promoted by the New European Bauhaus in partnership with the Venetian university. On this occasion, she spoke about climate change and the need to make common thinking more sustainable: “The damages that humans have caused to the climate are visible here in Venice. We must slow down the events and therefore the rise of sea levels. We can avoid the worst-case scenario, but everything depends on the speed at which we act. We must do everything we can to combat climate change and reduce its impacts.”

VSF, Comune e Biennale insieme per la “Biennale della Sostenibilità”

Con una firma tra il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF), Renato Brunetta, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente della Fondazione La Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, si è siglato oggi, 27 aprile, il protocollo di intesa per la collaborazione nella realizzazione della prima “Biennale della Sostenibilità”.

Un momento storico, sancito in uno dei luoghi più belli del mondo, le Procuratie Vecchie di San Marco, sede della Fondazione.
Le parti hanno voluto rimarcare il loro desiderio di collaborare al fine di generare un evento diffuso che tra il primo giugno e il 25 novembre tratti il tema della sostenibilità attraverso la “best practice” Mo.S.E..

La prima edizione degli eventi della Biennale della Sostenibilità si focalizzerà quindi su tre letture diverse del sistema tecnologico che dal 2020 protegge le fragilità della laguna veneziana.
Il Mo.S.E. è quindi: una soluzione ingegneristica in grado di difendere efficacemente la città e la sua laguna dall’innalzamento del medio mare; una protezione che consente la pianificazione dello sviluppo socio-economico del territorio prima minacciato dagli eventi mareali; e uno strumento per guadagnare quel tempo necessario a concepire (e realizzare) nuove soluzioni di protezione, quando l’innalzamento del mare lo renderà non più funzionale.

Sede Operativa: S. Marco 176, Calle del Cappello Nero, 30124, Venezia.
Sede Legale: S. Marco 4136, 30124, Venezia – C.F. 94102820274

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